Joy Sorman, una delle giovani scrittrici più apprezzate in Francia, compie in Come una bestia un viaggio ossessivo nel mondo della carne e della macellazione. Attraverso la storia di Pim, giovane apprendista e poi macellaio rinomato, Sorman propone una riflessione aperta e non dogmatica sulla nostra relazione con gli animali.
Raramente sappiamo come morire, gli animali lo sanno, dobbiamo semplicemente osservarli e imparare da loro. Joy Sorman
Un mestiere può trasformarsi in una passione ossessiva e totale? È quanto accade a Pim che, finiti gli studi superiori, decide di fare il macellaio con l’obiettivo di diventare il migliore del mondo. Innamorato della carne, si identifica con gli animali che vanno al macello, con le mucche nelle fattorie, si incarna in ciò che ogni giorno seziona e conosce alla perfezione. È un boia che fa corpo con la propria vittima, in un libro che si legge tutto d’un fiato, con la passione con cui si leggerebbe una storia d’amore. Perché, come dice Lévi-Strauss nell’epigrafe di questo romanzo brillante e crudele: “Il modo più semplice di identificarsi con l’altro da sé, è ancora mangiarlo”.
«Una scrittura precisa, capace di evitare qualunque pesantezza e di risucchiarci in una storia di vitelli, vacche e maiali». Le Monde des Livres
«Un’esplorazione dell’universo della macellazione e dei suoi miti, e assieme, e forse prima di tutto, l’esplorazione di un linguaggio. Un punto di vista antropologico che interroga l’aspetto primitivo del legame tra l’uomo e le bestie». Les Inrockuptibles
Joy Sorman, nata a Parigi nel 1973, scrittrice, saggista, giornalista, ha vinto con il suo primo romanzo Boys, boys, boys il Prix de Flore nel 2005. È autrice di numerosi libri, pubblicati in
Francia da Gallimard. Nel 2013 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine della Arti e delle Lettere dal Ministero della Cultura francese. Come una bestia ha vinto il premio Georges Brassens
2012.