“Come la crisi economica sta modifcando i consumi delle carni”
Grande successo di pubblico per la XVII edizione dell'incontro annuale Federcarni che si è tenuto il 18 novembre 2012 a Campobasso, presso la sede Confcommercio di Contrada Colle delle Api. CARNI
E CRISI ECONOMICA “Come la crisi economica sta modificando i consumi delle carni”
I lavori sono iniziati alle ore 17 con il saluto del Presidente della Confcommercio Paolo Spina, sono intervenuti anche il Presidente della Confcommercio di Isernia Dott. Angiolilli ed il Vice
Presidente della Confcommercio Molise Michele Frera. La presentazione dell'evento è stata come al solito affidata al Presidente della Federcarni Molise Michele Natilli. Hanno preso parte al
dibattito, moderato dal professor Giampaolo Colavita (docente di Ispezione e Controllo degli Alimenti presso l'Università degli Studi del Molise), il dottor Alfonso Scardera (INEA), di cui ha
trattato come sono cambiati i consumi di carne e i costumi alimentari nell’attuale congiuntura economica; il dottor Antonio Vento (Responsabile Fiscalità d'Impresa di Confcommercio Roma) di cui
ha trattato le nuove normative degli studi di settore; Giovanni Monaco, Presidente del Consorzio "Le Carni del Tratturo", valorizzando ancora una volta l’importanza di un marchio di carni locali;
Al dottor Pasquale di Lena è stata invece affidata la presentazione della monografia "La Frëssórë, tradizione ritualità e gusto", scritta proprio dal presidente Natilli e presentata alla
stampa solo alcune settimane fa. Presenti all'evento anche l'assessore regionale alle Attività produttive della Regione Molise Michele Scasserra e il presidente del Consiglio provinciale di
Campobasso Gianluca Cefaratti.
Presenti all’evento un gruppo di colleghi di Taranto e di Avellino capitanati rispettivamente da Egidio Andreani e Pietro Pironti.
I Maestri Macellai del Molise hanno poi deliziato la platea con preparazioni gastronomiche dal titolo "Tagli meno nobili per una cucina di gusto" ( a base di carni locali e tagli provenienti dal
consorzio "Le Carni del Tratturo") . Si passati alla degustazione quindi con la fatidica Frëssórë, con arrosto misto marinato e un piatto tipico di Trivento “u zppttone “, una zuppa di frattaglie
di cui gli ospiti hanno veramente gradito.. L'evento, incentrato quest'anno sulle trasformazioni imposte dalla crisi economica nel settore e sull'importante ruolo ricoperto dalle piccole attività
locali e dal prodotto Molise, si è poi conclusa con la premiazione sia dei relatori che dei Maestri Macellai. Di seguito invece la parte più importante del discorso del Presidente Natilli:
"La nostra Federazione, da tempo, con impegno e perseveranza organizza eventi per la promozione della corretta alimentazione e lo fa impegnando tutte le sue forze, sia per la diffusione
del buon prodotto locale, sia per la promozione della professionalità degli operatori del settore: un punto fermo e fondamentale nel settore dell’alimentazione. Con la nostra clientela, con
questa gente condividiamo momenti lieti e momenti tristi come si trattasse di un’unica famiglia stretta e unita intorno a cose semplici e genuine. Dobbiamo difendere con rabbia ma anche con la
professionalità che ci contraddistingue e con il sorriso e l’entusiasmo di chi da sempre ha vissuto vicino la propria clientela.
Il nostro impegno deve dare la speranza alle nuove generazioni per evitare la globalizzazione selvaggia e senza regole che coinvolge non solo i mercati, l’occupazione, la cultura e le
tradizioni, ma soprattutto incide pesantemente sulla qualità dei cibi. Il ruolo delle piccole attività sta diventando sempre più importante e decisivo nel contribuire allo sviluppo del
territorio, del benessere diffuso.
I Maestri Macellai sono stati capaci di interpretare al meglio il moderno incrocio tra voglia di tradizione e desiderio di novità. Da ormai 17 anni, una solida squadra di Maestri Macellai
conquista le piazze molisane ed italiane, proprio per rivendicare la professionalità della categoria e promuovere la ricca cucina locale. Senza presunzione, credo che dovremmo essere presi come
esempio. È necessario coinvolgere questa realtà, la piccola economia locale, al fine di fare politiche omogenee. E bisogna puntare sul turismo, gastronomico e non solo. Perché se nella città e
nella provincia transitano alcune miglia di turisti l’anno, tutti ne beneficiamo e su questo c’è poco da discutere.
Negli ultimi anni sono state attuate politiche che hanno privilegiato alcuni settori ma poco o niente per il turismo e quindi per le piccole attività locali.
Ma non può esistere turismo senza ambiente e territorio. I tre settori sono fortemente complementari fra loro, per cui vanno racchiusi in un progetto di programmazione al fine di garantire la
gestione della qualità dei servizi".
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